Come prepararlo ad affrontare la sfida!

Si dice che il trasloco sia uno degli eventi più traumatici nella vita di una persona: per un gatto, che ha bisogno della sua stabilità domestica e non apprezza nemmeno gli spostamenti in auto più brevi, potrebbe rappresentare un trauma ancora maggiore.
Il suo ambiente si farebbe confuso, pieno di scatole e scatoloni affastellati e l’atmosfera cambierebbe completamente, portando il gatto ad avvertire che qualche novità si sta affacciando all’orizzonte. Inoltre, vedere il padrone stressato è, per un micetto, fonte di ansia.
Tuttavia, è possibile prepararlo al meglio per un cambio di casa, in modo da traumatizzarlo il meno possibile.

È fondamentale iniziare ad abituare il gatto all’idea di una novità, almeno un mese prima del trasloco effettivo, per dargli il tempo di familiarizzare con il cambiamento in atto. L’ideale sarebbe anche cercare di creare meno confusione possibile in casa, anche se – lo ammettiamo – per questo, è necessaria un’enorme dose di capacità di organizzazione…
Se il tuo gatto inizia a comportarsi stranamente e, ai primi scatoloni, appare già stressato, puoi usare dei prodotti nutraceutici o degli integratori alimentari, privi di controindicazioni, chiedendo consiglio a un veterinario, mentre se hai bisogno di qualche dritta su come gestire il periodo in sé, puoi rivolgerti ai professionisti di www.scuolapet.it.
Anche dei feromoni di sintesi potrebbero rivelarsi utili per aiutare il tuo gatto nel periodi di transizione e di adattamento alla nuova casa. Grazie a dei diffusori elettrici, puoi emanarli nel nuovo ambiente, con il doppio risultato di attenuare l’ansia e marcare l’ambiente come farebbe il micio, a patto di iniziare ad applicarli almeno una settimana prima del trasferimento definitivo.

Per permettere al tuo gatto di abituarsi all’idea del trasloco, puoi lasciare per casa qualche scatolone vuoto, perché lo esplori e capisca che non è una minaccia. In questo caso, quando vedrà che le scatole si moltiplicano, potrebbe addirittura prenderlo come un nuovo gioco! Prova a nascondere dentro degli snack e trasformerai degli oggetti prosaici in una fonte di grandissimo divertimento.

È molto importante che, durante il periodo precedente al trasloco, il gatto abbia sempre sott’occhio il suo trasportino: spesso associato al momento in cui si viaggia o si va dal veterinario (quindi, a situazioni spiacevoli), è bene che diventi un amico fidato, dove rifugiarsi per ritrovare la calma, nel bailamme della preparazione dei pacchi. Per evitare di lasciarvi all’interno ormoni dello stress, tipici di quando si va dal vet, è utile lavare il trasportino con acqua e sapone e passarlo con alcol, in modo che non vi siano odori che possano far rivangare brutti ricordi.
Lasciarlo aperto e disponibile è un modo perché il gatto entri, lo esplori e cominci a familiarizzarci, avendone una percezione diversa. Puoi usarlo anche per portare il gatto qualche ora nella casa nuova, per farlo abituare, quando vai a fare dei sopralluoghi o a sistemare le prime cose.

Per permettere al tuo pet di adattarsi al nuovo ambiente senza troppi scossoni, è bene che gli spazi siano ben allestiti per accoglierlo al meglio. Quindi, spazio a cassettina igienica, acqua e cibo (ben lontani dalla cassettina), giocattoli, cuccia, tiragraffi, dapprima limitati a una certa parte della casa, con cui può iniziare a familiarizzare, usando soprattutto le cose che gli piacevano già nella precedente abitazione. Ricorda di usare i feromoni di sintesi per farlo abituare prima alla zona che avrai delimitato per lui.

Poi, potrai permettergli di esplorare tutte la sua nuova casa, di giocare con gli scatoloni che stai svuotando e di trovare, da solo, gli spazi che eleggerà a luoghi del cuore!

Il tempo che un gatto impiega ad ambientarsi dopo il trasloco va stimato in un periodo compreso tra qualche settimana e due mesi. È importante non lasciarlo da solo troppe ore, quando lo si fa abituare a una casa nuova, perché il senso di abbandono e solitudine sarebbero moltiplicati dalla sensazione di non sentirsi “a casa propria”. In ogni caso, dopo un paio di mesi, sarà possibile riprendere la propria vita normale, perché anche il tuo peloso sarà entrato nella sua routine quotidiana.