Si dice che i cani siano i migliori amici dell’uomo, ma per essere davvero ubbidienti e socievoli possono avere bisogno di un addestramento. È impossibile non amare un cane e, che lo si adotti, prenda come compagnia o per le mostre del settore, la sua presenza può divenire una vera costante nella vita di una persona o di una famiglia. Fedeli compagni di adulti e bambini, i cani sanno sempre ripagare con affetto e gratitudine chi si prende cura di loro, ma hanno bisogno di una mano sicura che, oltre ad accudirli, li educhi e li addestri perché siano capaci di inserirsi in un contesto sociale con facilità, diventando “l’anima della festa”.

Quando iniziare

Spesso, ci si chiede quando iniziare l’addestramento dei cani: la risposta pressoché univoca dei professionisti è quella di cominciare tra il secondo e il quarto mese d’età, ma in realtà non c’è un vero e proprio limite. Infatti, a differenza di quanto si pensi, anche un cane adulto può essere addestrato con successo.

Però, è molto importante distinguere tra addestramento dei cani ed educazione.

L’educazione del cucciolo (ma anche del cane più adulto) inizia subito appena lo si porta a casa, istruendolo con le giuste regole a proposito dell’alimentazione, dell’utilizzo della cuccia, della socialità con gli esseri umani e con gli altri cani e animali, delle deiezioni, dell’indossare il collare o la pettorina, dell’eventuale uso del trasportino, etc. Nelle prime settimane, un cucciolo può già imparare a seguire la tua mano e alcuni comandi come “vieni”, “andiamo”, “resta”, “terra” e molti altri.

Possiamo dire che educare un cane da piccolo, o comunque prima che abbia raggiunto la maturità sessuale, è più semplice che farlo con un cane maturo, che non è mai stato educato o addestrato prima. Tuttavia, non bisogna scoraggiarsi, perché è possibile recuperare cani che hanno sempre fatto “di testa loro”, anche nel caso abbiano difficoltà a stare a casa da soli o che tendano a distruggere tutto. In questo caso, è comunque molto importate riconoscere e rispettare la loro natura e cercare di capire in che modo hanno imparato a comunicare fino a quel momento. Inoltre, è sempre importante un rinforzo positivo, che bilanci tutto ciò che di nuovo (e diverso da prima) stanno imparando. Pazienza, dedizione e perseveranza potranno farti raggiungere grandi obiettivi perché, anche rivolgendoti a un professionista, sarai poi tu a dover continuare il suo lavoro, a casa e in passeggiata.

I cuccioli, invece, sono spugne e non vedono l’ora di apprendere, ma bisogna tenere presente che hanno una soglia di attenzione bassa e sempre tanta voglia di giocare! Ti consigliamo di ricompensare ogni comportamento o comando eseguito correttamente e di essere molto costante, perché il famoso motto latino “Repetita iuvant” funziona anche con loro! Infatti, i cuccioli non ricordano subito tutto quello hanno appreso e il rinforzo positivo e la ripetizione sono le più efficaci frecce al tuo arco.

Come si usa il collare

Come si usa il collare è un tema dirimente nell’educazione del cane, perché è fondamentale per le uscite. Un cane si può abituare fin da subito al collare e al guinzaglio, ma bisogna tenere in conto che, crescendo, potrebbe opporre un po’ di resistenza.

Quando si tratta di cuccioli, lo si può infilare rapidamente mentre si gioca e continuare come se nulla fosse. In caso il pelosetto mostrasse diffidenza o fastidio, prova a distrarlo con un biscottino o con un gioco. È una buona idea anche associare il collare al premietto come rinforzo positivo. Nel caso di un cagnolino molto, molto testardo, puoi provare a infilarglielo e a dargli da mangiare solo quando lo indossa. Associando le due cose (collare/pappa) imparerà a tenerlo senza problemi. In ogni caso, se lo usi sempre, in breve tempo, il cane assocerà al collare e al guinzaglio l’uscita e ne sarà felice.

Una volta abituato al collare, è possibile che tiri e voglia andare dove vuole: questo comportamento dovrebbe essere frenato subito, perché più si aspetta, meno facile sarà recuperarlo. Anche in questo caso, ci vogliono tempo e pazienza, ma appena il cucciolo comincia a tirare in una direzione diversa da quella che hai scelto, devi subito fare uno scatto rapido col polso, senza tirare troppo o fargli male, per indurlo a obbedire. Non è una punizione, ma un modo per controllarlo meglio e aiutarlo a capire che deve conformarsi a te in quanto a direzione e velocità di passo. In fondo, dovrebbe essere il padrone a comandare…

Visto che abbiamo parlato di cuccioli, potresti chiederti come si usa il collare nell’addestramento di un cane adulto. Se il cane non è obbediente e tende a tirare, dovrai dare probabilmente tre o quattro strattoni o, in caso di cani più aggressivi, utilizzare il collare a strozzo, che lo chiude leggermente ogni volta che lo tiri.

Col tempo, potrai insegnare al tuo quattrozampe anche i comandi “via” e “fermo”, per farlo partire e per farlo fermare quando vuoi, anche nel caso stia correndo o tirando troppo.

Se come si usa il collare è importante, a monte non può mancare una buona scelta sia di materiali, sia di tipologia.

I materiali tra i quali puoi scegliere sono il nylon, la pelle e l’acciaio.

Il nylon si adatta molto bene a ogni razza e a ogni taglia di cane ed è solitamente economico e facile da pulire. I collari in pelle hanno una maggiore longevità, sono esteticamente più belli e spesso più costosi; anche la loro manutenzione deve essere più attenta rispetto ai primi. I collari in acciaio sono destinati a cani di taglia grossa o di stazza considerevole e sono, tra tutti, i più resistenti.

Anche per quanto riguarda le tipologie di collare, il numero tra cui scegliere è sempre tre: a fascetta, a semistrozzo e a strozzo.

Il collare a fascetta è pensato soprattutto per cani di taglia piccola o che si devono abituare ad andare al guinzaglio. Si tratta di una vera e propria fascetta, che fa il giro del collo del cane, e che si allaccia con la fibbia o il moschettone. Il collare a semistrozzo si compone di due parti diverse: una in nylon, tessuto o cuoio si unisce a una catena che passa tra i due anelli alle estremità della prima e si chiude su un terzo anello, destinato al guinzaglio. Si tratta di una soluzione per cani di taglia media e grande, già abituati a non tirare al guinzaglio. Infine, il collare a strozzo rappresenta un’altra soluzione per cani di taglia media e grande e consiste in una catena con due anelli agli estremi, uno dei quali si infila nell’altro e chiude il collo del cane. Naturalmente, anche questo collare è adatto a cani che non tirano, perché altrimenti potrebbe rivelarsi dannoso.

Come si usano i dischi per l’addestramento dei cani

I dischi per l’addestramento dei cani sono un valido strumento per interrompere comportamenti errati del cane, perché il loro suono, diverso da tutto ciò che conoscono, catalizza la loro attenzione. Da lì, è compito dell’addestratore o del padrone impartire i giusti ordini per farsi ascoltare.

Si tratta di cinque dischi cromati, tenuti insieme da una corda, che emettono il loro suono solo quando lo decidi tu, perché non è sufficiente tenerli solo in mano o spostarli.

Ma come si usano i dischi per l’addestramento del cane? Questi strumenti non hanno lo stesso suono delle chiavi che tintinnano o di un box di metallo, che viene scosso con dei piccoli oggetti dentro. Quindi, per prima cosa è necessario abituare il cane a questo nuovo rumore e fargli capire che si tratta di un segnale vero e proprio. Ci vorrà del tempo prima che il pelosetto associ tale rumore a una sua azione sbagliata.

Quando si usano i dischi, è necessario associare lo strumento al comando “no”, per far capire al cane che sta sbagliando, ad esempio perché si allontana da te senza permesso o perché mangia, senza che tu abbia dato il comando.

Ecco un esempio di come puoi usare i dischi per addestrare il tuo cane, per richiamarlo.

Lascia che il cane si allontano un po’, usando il guinzaglio lungo da addestramento e fai cadere i dischi vicino a lui, per richiamare la sua attenzione. Appena si gira verso di te, usa i comandi di richiamo, come “qui”. È probabile che il peloso sia attratto prima dai dischi che da te, ma il tuo obiettivo è quello di richiamarlo proprio a te e, quando arriverà, premialo con carezze e biscottini, per fagli capire che si è comportato bene. Poi, raccogli i dischi e continua a camminare e a ripetere l’esercizio con diversi intervalli di tempo e lasciando che il cane si allontani sempre un po’ di più, per poi dargli comandi diversi, come “seduto”, “terra”, etc. La gratificazione, ogni volta che si comporterà nel modo che gli richiedi, sarà l’arma più potente per riuscire ad addestrarlo.

Ricorda che se hai più cani, ti conviene usare i dischi con uno alla volta, per non creare confusione tra loro. E ricorda di inframezzare ogni sessione di educazione o addestramento con il gioco, sia per farlo felice, sia perché – come abbiamo già detto prima – i cani non hanno una soglia di attenzione molto alta.

Quanto tempo deve passare tra un comando e l’altro

Se stai addestrando il tuo cane, potresti chiederti quanto tempo deve passare tra un comando e l’altro. Per prima cosa, considera che ai cani dovrebbero essere insegnati almeno cinque comandi base: “seduto”, “terra”, “fermo/resta/stop”, “vieni” e “lascia”. A questi, si possono aggiungere “zampa”, “bacio”, “gira”, “piede”, considerando che si tratta di comandi a difficoltà crescente. Come abbiamo già detto, a ogni esercizio ben riuscito devono seguire tante feste e premietti. Pur non esistendo una tempistica vera e propria per stabilire un intervallo tra i comandi, proviamo a fare un esempio, per chiarire meglio questo punto.

Prendiamo il comando “lascia”: bisognerebbe cominciare a impartirlo fuori casa, su un percorso con poche distrazioni. Se ci sono avanzi di cibo (che potresti aver seminato tu, prima), permetti al cane di avviarsi in quella direzione, ma se l’oggetto è vietato, pronuncia “lascia” e tiralo dolcemente. Dopo qualche passo, dai al cane un comando che conosce e poi premialo, perché per il “lascia” non dovrebbe mai ricevere biscottini.

In questo caso, durante una passeggiata non bisognerebbe dare questo comando per più di cinque volte, con un intervallo di almeno 15 minuti tra uno e l’altro. Usa un tono deciso, ma tranquillo e utilizza il guinzaglio, piuttosto che uno strillo, se il cane non ubbidisce.

Quanto costa una lezione di addestramento per cani

Quanto costa una lezione di addestramento per cani? Fino a qui, abbiamo parlato di come potresti addestrare il tuo cane in autonomia, ma rivolgerti a un professionista potrebbe essere la scelta risolutiva, soprattutto nel caso di difficoltà nel tuo percorso di addestramento o educativo.

Prima di tutto, dobbiamo tenere presente che il costo di un addestratore cinofilo segue quello della vita, per cui è diverso a seconda delle zone d’Italia nelle quali ci si trova. Possiamo indicare, come cifra di massima, un range che va dai € 25 fino a € 60 all’ora, che dipende anche dal tipo di addestramento per cani che si richiede: punti ai comandi base? Vuoi insegnargli cose aggiuntive? Desideri che impari a comportarsi per i concorsi? Vuoi fargli fare agility? Tutte queste cose vanno considerate, quando si pensa a quanto costa una lezione di addestramento per cani.

Infine, per un percorso educativo standard, potrebbero bastare fino a 12 ore, distribuite tra 5 e 9 lezioni.